Il Coaching è una metodologia nata negli Stati Uniti negli anni Ottanta. Dalla fine degli anni Novanta ha conosciuto un boom anche nel nostro Paese.
Coach e coachee
Il Coaching si basa su una relazione paritaria tra Coach e Coachee (il cliente). Lo scopo è quello di fissare, valorizzare e sviluppare strategie per raggiungere obiettivi più o meno elaborati decisi dal Coachee. Siamo quindi in un ambito diverso da quello della psicologia e della terapia psicologica. Nel Coaching, infatti, non si affrontano mai problemi di natura psicopatologica o di salute della persona.
Il Coach è un allenatore che affianca il coachee in un percorso personalizzato per riscoprire potenzialità latenti, motivare, sviluppare conoscenze operative e organizzative, individuare problematiche e ostacoli all’interno di processi decisionali. Questa strategia è quindi un sostegno pratico e teorico basato su un approccio fattivo, costruttivo e positivo al raggiungimento di un obiettivo concreto e fissato nel futuro prossimo.
Sul campo, questo metodo trova numerose applicazioni. Tutti, in piena consapevolezza, possono avere bisogno di un coach: sportivi (Sport Coaching), studenti, genitori (Life & Parental Coaching), manager d’azienda (Business Coaching). Ed è soprattutto nell’ambito aziendale che negli ultimi vent’anni il Coaching ha trovato una delle sue applicazioni più fruttuose.
Il Business Coaching
Il Business Coaching è oggi uno dei rami più sviluppati della disciplina. Un Business Coach utilizza strumenti e metodologie specifiche per migliorare risultati di un’azienda attraverso il potenziamento delle capacità del singolo manager o del team manageriale.
In aggiunta alla padronanza della metodologia e degli strumenti deve possedere una preparazione specifica che spazia dalla conoscenza delle dinamiche e delle strutture organizzative di un’azienda a quella delle dinamiche dei gruppi. Un bravo coach deve conoscere inoltre tutti gli altri strumenti di gestione e sviluppo delle risorse umane che coesistono all’interno delle organizzazioni, con i quali il coaching deve trovare un connubio efficace.
Le potenzialità, insomma, sono infinite, ma questa preziosa metodologia deve essere ben ancorata ad alcuni presupposti teorici. Tra i più importanti, la natura paritaria e contrattuale del rapporto tra Cliente e “Facilitatore” (cioè il Coach), e la piena autonomia dell’obiettivo di miglioramento prescelto. L’obiettivo della consulenza di coaching, cioè, deve sempre essere definito nelle sue linee generali dal coachee (in questo caso, l’azienda) e accolto in modo imparziale dal coach.
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