COSA TROVI IN QUESTO ARTICOLO

1. Prima fase: Verificare se l’azienda è già presente in un Fondo Interprofessionale
2. Seconda fase: Analisi delle caratteristiche dell’azienda e delle esigenze formative
3. Terza fase: Scouting Fondi Interprofessionali
3a. Modalità di erogazione dei finanziamenti da parte dei Fondi Interprofessionali
4. Quarta fase: Matching fra le esigenze aziendali e le modalità di erogazione dei Fondi

La scelta di un Fondo Interprofessionale a cui aderire per poi richiedere i finanziamenti per la formazione è un passo di estrema importanza che bisogna fare con consapevolezza sia delle opportunità che offre, sia per i vincoli correlati.

In questo articolo cercheremo di definire una roadmap che consenta all’azienda di orientarsi in un territorio vasto e anche molto tecnico. Vediamo le 4 Fasi principali da vicino.

Prima fase: Verificare se l’azienda è già presente in un Fondo Interprofessionale

Questa fase propedeutica è fondamentale, infatti a volte capita che l’azienda abbia già aderito ad un Fondo per la formazione e che spesso non ne sia a conoscenza. Verificarlo è semplice, basta aderire al Cassetto Previdenziale disponibile nei Servizi Online dell’INPS.

Effettuare questa verifica è importante per 2 ragioni:

  • verificare se si sono già accumulate delle risorse finanziarie sul Fondo al quale si aveva aderito e valutare se non vale la pena consumarle prima di aderire a un nuovo Fondo.
  • revocare prima di tutto la propria iscrizione al “vecchio” Fondo, altrimenti l’adesione al nuovo Fondo non andrà a buon fine.

Seconda fase: Analisi delle caratteristiche dell’azienda e delle esigenze formative

Dopo aver accertato se l’azienda è o meno già aderente a un Fondo, per orientarsi nella scelta del nuovo Fondo Interprofessionale, sono necessarie alcune informazioni, riassunte nella tabella sottostante.

Informazione Motivazione
Numero di dipendenti La maggior parte dei Fondi eroga le risorse finanziarie in funzione di questo parametro
Settore di appartenenza/Codice Ateco Alcuni Fondi possono avere vincoli o limitazioni in funzione del settore di provenienza dell’azienda
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato (CCNL) Alcuni Fondi possono avere vincoli o limitazioni in funzione dei CCNL applicati dall’azienda
Collocazione territoriale Alcuni Fondi distribuiscono le risorse sulla base della collocazione in aree geografiche (Macroregioni)
Disponibilità dell’azienda all’anticipo finanziario dei costi della formazione Alcuni Fondi prevedono l’anticipazione delle risorse economiche all’azienda in modo che non debba sostenere l’onere dell’anticipo.
Adesione dell’azienda agli Enti Bilaterali Alcuni Fondi prevedono negli Avvisi la premialità alle aziende che aderiscono anche all’Ente Bilaterale
Presenza di rappresentanze sindacali interne La maggior parte delle richieste di finanziamenti ai Fondi richiedono un passaggio con le rappresentanze sindacali
Tipologia di formazione erogata in azienda Capire la tipologia di formazione che si eroga abitualmente (obbligatoria, tecnica, soft skill, competenze digitali, interna/esterna, ecc.) è un driver importante per orientarsi sulla scelta del Fondo

Le principali informazioni da sapere prima di scegliere il Fondo Interprofessionale a cui aderire.

Terza fase: Scouting Fondi Interprofessionali

Attualmente vi sono 19 Fondi Interprofessionali a disposizione delle aziende. Si caratterizzano e si differenziano tra loro per:

  • settore al quale si rivolgono prioritariamente (Agricoltura, Industria, Commercio, Credito-Assicurativo ecc.), anche se attualmente qualsiasi azienda di qualsiasi settore può aderire a ognuno dei Fondi;
  • inquadramento dei dipendenti per i quali si versa lo 0,30% (dipendenti fino al livello Quadro o Dirigenti).
Elenco dei Fondi interprofessionali in Italia Elenco dei Fondi interprofessionali in Italia
FORTE FONDO CONOSCENZA
FONARCOM FONDO DIRIGENTI PMI
FONCOOP FONDO FORMAZIONE PMI
FONDER FONDOLAVORO
FONDIMPRESA FONDOPROFESSIONI
FONDIR FONSERVIZI FONDO FORMAZIONE SERVIZI PUBBLICI
FONDIRIGENTI FONTER
FONDITALIA FORAGRI
FONDO ARTIGIANATO FORMAZIONE FORMAZIENDA
FONDO BANCHE ASSICURAZIONI

Ogni Fondo oltre a rivolgersi prioritariamente a un settore o a un inquadramento specifico di lavoratori (dipendenti o dirigenti), applica differenti modalità e criteri di distribuzione delle risorse finanziarie diverse.

Modalità di erogazione dei finanziamenti per la formazione da parte dei Fondi Interprofessionali

I criteri di distribuzione delle risorse finanziarie possono essere suddivisi in due macro categorie: mutualistiche e non, ma in più c’è anche la formula ibrida.

Mutualistiche

Le aziende versano il proprio 0,30% dei contributi in un grande serbatoio comune e vi attingono con richieste di finanziamenti sugli Avvisi, che vengono pubblicati con regolarità dal Fondo. Le risorse ottenibili possono essere maggiori rispetto a quanto versato, ma non sono da considerarsi “certe”, in quanto agli Avvisi c’è una valutazione e una comparazione con le altre richieste delle altre aziende. Inoltre, in caso di esaurimento delle risorse, l’Avviso potrebbe non concedere il finanziamento. Questa modalità è adatta alle aziende piccole e medie, a patto che vengano seguite e guidate da consulenti esperti nella presentazione di Piani Formativi ai Fondi Interprofessionali.

Non mutualistiche

Le aziende versano il proprio 0,30% dei contributi in un conto di propria ed esclusiva pertinenza e vi attingono in funzione delle proprie esigenze e delle risorse accumulate. Le risorse ottenibili sono attorno all’80% di quanto versato e sono da considerarsi “certe”, in quanto solo l’azienda che le ha versate può utilizzarle. Questa modalità è adatta alle grandi imprese sopra i 400-500 dipendenti, in quanto le risorse accumulate consentono all’azienda di finanziare dei Piani Formativi significativi.

Ibride

Molti Fondi per la formazione utilizzano anche modalità ibride, ovvero il combinato di conto aziendale e Avvisi, con regole e criteri che cambiano da Fondo a Fondo.

Quarta fase: Matching fra esigenze aziendali e modalità di erogazione dei finanziamenti dei Fondi

In questa fase si mette a frutto quanto raccolto nella seconda e terza Fase, incrociando le esigenze dell’azienda con quanto previsto dai Fondi in termini di opportunità di finanziamento e modalità di erogazione. Tale incrocio consente all’azienda di prendere una decisione consapevole sia per quanto riguarda i rischi che le opportunità. 

In poche parole, come scegliere il Fondo interprofessionale adatto alla propria azienda è abbastanza semplice, se si procede con metodo e consapevolezza.

E poi è fondamentale rendersi conto che non esiste un Fondo Interprofessionale che può andare bene per tutte le aziende. Lo scouting e selezione del Fondo Interprofessionale più adatto è una vera e propria attività che va gestita con competenza e possibilmente supportati da professionisti esperti. Per questa ragione è importante che chi supporta l’azienda in questa scelta, dapprima proceda per la comprensione delle esigenze e delle caratteristiche dell’organizzazione e che poi orienti la selezione del Fondo. E mai il contrario.

 

Elga Apostoli – Responsabile Area Formazione Finanziata Noema HR

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